Cari lettori di “Carta n°0”,
a molte persone che mi chiedono quale sia la linea editoriale del giornale multimediale, io rispondo che il giornale non ha una linea editoriale specifica se non quella del “matto”: il giornale vuol offrire un punto di vista del mondo alternativo a quello convenzionale. In questo giornale potrete trovare i contenuti più diversi, le storie più incredibili… In pratica, ce n’è per tutti i gusti! Nel nostro caso, non sono le notizie a rendere prezioso il giornale, ma chi le notizie le fa, le scrive, le crea!
Molti pensano che le persone che escono dalla società preconfezionata, dove tutto DEVE andare bene, DEVE essere perfetto, non hanno la possibilità di fare qualcosa di buono… Beh noi sfidiamo questo pregiudizio, e nel nostro piccolo, vogliamo dimostrare che “i matti” son capaci di grandi cose!
I temi che vogliamo trattare riguardano la strada sottocasa, la città di Lucca, le attività del Centro di Salute Mentale, la nostra cara Toscana, l’Italia, il mondo, la religione, la società civile, gli spettacoli e… e tutto quello che gira intorno a noi in questo piccolo grande mondo!
I mezzi forse sono limitati, ma noi abbiamo una risorsa che ci rende più ricchi dei più grandi giornali: la forza dell’entusiasmo e della spregiudicatezza!
Questo progetto è appena all’inizio, ma son sicuro che questo sarà un cammino ricco di sorprese, a volte in salita a volte in discesa, ma che mostrerà, a chi lo vorrà, che oltre il velo dell’apparenza questo nostro strano mondo ha molto da offrire!
Emiliano Tognetti
Carta n°0
“Carta n°0” è un magazine online. La redazione è formata dagli associati aderenti all’Associazione “Archimede” che è l’editore del giornale; Gli utenti del Centro di Salute Mentale di Lucca, sono fra i primi collaboratori della rivista e ciascuno partecipa con le proprie sensibilità e competenze, che assieme creano, selezionano e pubblicano il materiale del giornale. Fin qui, niente di speciale. Le collaborazioni, da questa nuova “edizione del giornale” non sono solo “inter nos”, ma si aprono anche all’esterno e ai contributi di molti amici e simpatizzanti. C’è una gerarchia specifica, una divisione dei compiti per ottimizzare il lavoro, una tabella di scadenze e priorità: come in ogni redazione. Come in ogni redazione c’è un criterio di fondo che sottende alla scelta degli argomenti, al taglio da dare ad ogni articolo e al messaggio globale sia dell’intero numero che del giornale. Ogni giornale, nella sua normalità, è dunque speciale nella misura in cui sceglie il punto di vista da cui guardare il mondo, cosa che questo orizzonte col quale confrontare gli avvenimenti, gli incontri e i pensieri a lungo andare diventa l’anima stessa del giornale. L’anima di “Carta n°0”, sia complessivamente sia in ciascuno dei suoi singoli contenuti, sta in quell’orizzonte comune che lega ciascun utente al Centro di Salute Mentale: il punto di vista del “matto”, la carta numero zero degli Arcani Maggiori dei tarocchi. Il matto vede cose che altri non vedono e prova cose che altri non provano; “Carta n°0” da semplice contenitore di esperienze normali colte con sguardo speciale diventa esso stesso esperienza di visione speciale, tanto più preziosa quanto condivisa tra tutti i partecipanti alla redazione e, virtualmente tramite Internet, con le comunità dei cosiddetti “normali”. Questi ultimi, al contempo fruitori ed interlocutori del progetto, potrebbero essere considerati come le atre carte: la forza, il carro, la papessa, il bagatto e così via, in attesa del contributo essenziale che solo il matto può dare per formare l’insieme completo del mazzo di tarocchi. M’immagino, come a creare una storia, che dopo aver allontanato la carta numero zero e dunque perdendo l’unità originaria del mazzo è, fuor di metafora, della società nelle sue sfaccettature anche meno splendide o meno produttive ed anche le altre carte vadano alla deriva trovandosi sempre un po’ più lontane tra di loro ogni mese, ogni anno, ogni secolo. “Carta n°0” è un tentativo di offrire alla comunità civile nel suo insieme un pezzetto d’anima, quel che manca agli atri “tarocchi”, e ricostituire il mazzo tutto intero, senza stigmi né barriere. E il futuro è fatto di orizzonti che si muovono, di punti di vista che si sovrappongono in una danza senza posa fino a che non precipitano nella realtà dei fatti e finché la danza non diventa vita presente e poi ricordo. “Carta n°0” serve, potremmo dire, a immaginare un futuro fuori da certi “dogmi laici” e a dargli anima: senza uno dei tarocchi, il mazzo non funziona. E il futuro, che pure è¨ fatto di orizzonti e possibilità spesso irriducibili e incommensurabili l’uno all’altra, non è certo un gioco di relativismi collidenti o una mera questione punti di vista.
Alessandro Biagetti.